04/04/2014

La mia classifica dei dischi ascoltati nel 2013

Per le mie orecchie è passata un bel pò di musica durante l’anno appena passato, ecco quella che è la mia personalissima classifica. Salmo – Midnite In poche parole il rap che in Italia non si sente. Voto personale 10/10 Nto – Il coraggio impossibile Poesia e tecnicismi lirici su sonorità particolarissime. Voto personale 9/10 Gemitaiz – Quello che vi consiglio Vol. 4 Il mixtape che potrebbe tranquillamente essere un disco ufficiale
17/17/2013

Io e Facebook

Questo rapporto tra me e la mandria facebookiana mi perplime giorno dopo giorno.
Premesso che a me il gossip interessa tanto come la scoperta del bosone di Higgs a Paris Hilton, mi domando sempre più quale sia la regola per cui devi condividere tutto, dalla pizza con gli amici alla ceretta inguinale.

Il tuo cane caga, condividilo su Facebook.
Sei arrivato al livello 6 su Candy Crush, invita gli amici condividendolo su Facebook.
Massa lascia la Ferrari, (EVVIVA) condividilo su Facebook.
Muore un qualsiasi sconosciuto su internet buttandosi senza paracadute perchè dimenticatosene, piangi a dirotto e condividilo su Facebook.

E’ strano perchè Facebook come fenomeno è alquanto interessante, ci sono tante nuove categorie sociali tutte da scoprire.
Io qualcuna l’ho trovata.

17/17/2013

Gue Pequeno – Bravo ragazzo

Quando parlo (o come in questo caso scrivo) di Gue Pequeno mi risuona nelle orecchie una frase rappata del suo socio che fa: In città l’odio è più sincero dell’amore. Se ti amano sei bravo, se ti odiano sei il migliore Il più amato e odiato rapper italiano è tornato sulla scena da solista e lo ha fatto alzando ulteriormente l’asticella. Se il suo primo album era una sorta di street album (parole sue) fatto uscire con Universal questo invece è un disco decisamente diverso.
06/06/2013

Settembre fa rima con Fantacalcio

A guardarti dall’alto vedresti un personaggio vestito di jeans e camicia, reduce dall’ennesima serata, in modalità cristo in croce asfaltato sul letto. Tiri su una palpebra a caso, solitamente quella non appiccicata al cuscino, a cercare di capire da dove provenga quel fottuto suono malsano che ti martella il cervello. La sveglia. Sono quei momenti in cui preferiresti essere a cena con Hannibal Lecter o partecipare ad uno dei “giochi” dell’enigmista, fatto sta che hai finito le ferie e che quella è la prima di tante mattinate in cui la giornata inizia alle 7.
13/13/2013

Quando capisci che hai bisogno di ferie?

Personalmente lo capisco quando fisso il monitor senza il minimo sprazzo di attività cerebrale. Me ne rendo conto perché le palpebre si trasformano in un Luca Toni fuori forma che tenta uno scatto, le dita fanno 5 battute all’ora sulla tastiera (e pure sbagliate) e la mia concentrazione viene costantemente interrotta da pensieri randomici tra cui spiagge deserte, bicchieri di Mojito o semplicemente un’amaca. Sono quei periodi in cui il tuo status da “encefalogramma piatto” ti porta addirittura ad avere qualche buona idea, che però non hai la forza di realizzare (e quando l’avrai te ne sarai dimenticato), quando una condizione “IF” diventa un complicatissimo costrutto logico, da esaminare e debuggare assolutamente con l’aiuto di un collega (che fresco di ferie si interrogherà sulla tua presenza sul libro paga) o dulcis in fundo quando ti fai il caffè senza metterci sotto la tazzina.
31/31/2013

Renditi asociale

Credo che ogni smartphone dovrebbe avere sul retro della cover “Nuoce gravemente alla salute” così com’è per le sigarette. “Vabbè ma da uno come te che gioca con il computer sto discorso nun se pò sentì!” Non fraintendetemi, sono uno di quelli che protesterebbero nudi davanti a Montecitorio se bandissero gli smartphone ma a tutto c’è un limite. Il mio astio non è rivolto a tutti (anche se a fine Luglio questa è una mezza verità) ma soltanto a quella nuova forma di evoluzione dedita al “socializzare”, io lo chiamo homo socialis (ma anche homo logorroicos sarebbe appropriato).
26/26/2013

Rocco Hunt – Poeta Urbano

Prendi l’esempio di un ragazzetto salernitano dei quartieri con la madre casalinga e il padre netturbino; poca voglia di studiare e tanta voglia di fare mattina con gli amici, magari accompagnati da bottiglie, lattine e qualche canna da “far girare”. Quante probabilità ci sono che non venga inghiottito dalla strada e finisca a fare il delinquente? Ho visto piangere mia mamma e da quel giorno son cambiato. Ho messo il cuore nella musica e qualche dio mi ha pregato.
16/16/2013

Dal tamarro al funkytarro

Capita spesso di incrociare l’apprendista tronista diciottenne sulla Panda 750 della madre con il braccio fuori dal finestrino, l’occhiale di Dior che costa più della macchina e la musica a palla e ti chiedi se sei stato anche tu così. Il tuo cervello a mo’ di molla ti ritorna indietro quello che volevi sentirti dire, ovvero “Ma che minchia di domande fai?! Certo che no!”. Orgoglioso vai oltre e sereno del fatto che non ti sei mai ridicolizzato in quel modo ti viene addirittura da pensare “La mia si che era una generazione!
10/10/2013

Le passioni che ti porti dietro

Lungi da me scaricare bytes e bytes al sapore di miele su una pagina linda dove ricordo i bei tempi passati. Non funziona così o almeno non a casa mia (come diceva Dikembe Mutombo). Da qualche tempo però, sarà la stagione, sarà lo stare tanto tempo lontano dalle piste ma mi è tornata la voglia di kart. Cinque anni a cavallo tra l’infanzia e l’adolescenza non mi sono bastati, quindi (aiutato) sono andato a prendere il compagno di tante battaglie.
03/03/2013

En?gma – Rebus

Mettiamo in chiaro una cosa: Salmo e la Machete non mi pagano. Anzi, sono io che puntualmente sborso per acquistare i loro prodotti. Pentimento? NO. L’ultimo prodotto, nonché primo sotto etichetta Machete Empire Records arriva da En?gma, colui che è stato recentemente soprannominato l'”intellettuale” del collettivo sardo/milanese. Che lui si definisca tale o meno in Rebus di cultura ce n’è : dalla storia alla filosofia con le immancabili citazioni cinematografiche tanto care ai “macheteros”.